martedì 15 gennaio 2013

Analisi del deficit commerciale statunitense

Abstract

Questo documento si pone l’obiettivo di indagare le principali dinamiche e il contesto storico che hanno portato alla formazione del deficit strutturale delle partite correnti statunitensi, le posizioni più rilevanti riguardanti la sostenibilità di tale disavanzo e l’evolversi del dibattito alla luce della recente crisi economico – finanziaria. Particolare attenzione è stata dedicata infine al rapporto USA – Cina e alla possibilità che il dollaro cessi nel suo ruolo di valuta di riserva internazionale, anche alla luce del cosiddetto “dilemma di Triffin”.

Economia Monetaria
Study Group “Università Roma TRE”

Arianna Muri
Guido Polisena
Raffaella Paglialunga
Jacopo Raponi
Lorenzo Ricci

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martedì 8 gennaio 2013

Fiscal Cliff VS American Taxpayer Relief Act of 2012


L’amministrazione Obama, dopo essere intervenuta con forza nell’economia americana con nazionalizzazioni e salvataggi bancari nei momenti più difficili della crisi economica, si trova oggi a dover fare i conti con la gestione di un bilancio pubblico in forte squilibrio. Per evitare che la situazione divenisse ingovernabile il congresso nel corso degli ultimi anni ha approvato una serie di provvedimenti che sarebbero dovuti entrare automaticamente in vigore a partire dal primo Gennaio 2013. L’applicazione di queste leggi avrebbe condotto verso il baratro fiscale (fiscal cliff) gli Stati Uniti, facilitando però, attraverso ingenti tagli alla spesa ed aumenti di tasse, la riduzione di debito e deficit. Un accordo dell’ultimo secondo (American Taxpayer Relief Act of 2012) ha evitato uno scenario di questo tipo.

 

venerdì 2 novembre 2012

Il rapporto con gli investitori long-term


Si sta a lungo dibattendo sul ruolo ricoperto dalla figura dell’investitore long-term in tema di crescita e sviluppo. Dato per assodato che molte economie floride si siano scontrate con quella che viene chiamata “double-dip recession”, la maggior parte dei governi, anche europei, ha quasi del tutto perso la possibilità di reperire sufficienti risorse finanziare da poter investire nei settori che più si confanno all’idea di crescita e sviluppo per l’appunto, e cioè le infrastrutture, l’energie rinnovabili, il settore R&S ed ultimo, ma non meno importante (specialmente in Italia), il sostegno alla PMI. Lo stesso vincolo di bilancio spoglia ancor di più i governi della capacità di mettere in atto facilmente quelle politiche anticicliche volte a stimolare la domanda aggregata e mitigare la disoccupazione. È opportuno inoltre mettere a fuoco il contesto in cui tutto questo prende forma, ossia una fase di sfrenato deleveraging finanziario ed un momento di ampie riforme nella disciplina fiscale. Se prendiamo in considerazione, ad esempio, il classico